Sapresti realizzare un video virale della tua azienda? Questi i segreti del tuo successo

Cos’è un video virale? Si tratta di un video spesso realizzato con strumenti minimi ma con una buona qualità. Oltre a non essere girato con tutti i crismi del cinema tradizionale il video virale ha due caratteristiche che lo contraddistinguono: la prima è che è destinato alla rete e quindi non passa sui circuiti tradizionali di diffusione dei video. La seconda è che deve avere un formato breve o brevissimo e giocare sulla sorpresa, l’emozione, la curiosità o il divertimento perché gli utenti stessi contribuiscano alla sua diffusione. La metafora della viralità è interessante perché rende bene l’idea di una diffusione che avviene tra persona a persona, proprio come un virus. Con una differenza: i virus si diffondono nostro malgrado. I video virali si diffondono perché quelli che sono venuti in contatto con il video in oggetto decidono di farsene portatori distribuendolo nella propria rete di contatti.

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Ogni minuto vengono caricate su YouTube 100 ore di video.  La maggior parte ambisce a diventare un video virale per dare al suo autore il famoso quarto d’ora di celebrità.

Ma cosa aiuta un video a diventare virale?

La scelta del titolo è uno degli elementi più importanti che convincerà gli utenti a visionare il nostro video e influenzerà l’indicizzazione su Youtube e sui motori di ricerca.

Titoli che contengono termini come “il migliore”, “il più virale”, “il più divertente” sono ormai troppo inflazionati e, se disattendono le aspettative, ci faranno perdere di credibilità.

Il thumbnail è l’immagine di anteprima presente nel video, solitamente è un fotogramma ricavato dal video stesso ma ultimamente Youtube ha consentito di scegliere un’altra immagine per descrivere il video. Forse più del titolo, questa immagine influenzerà la scelta di vedere o meno il video. Anche in questo caso però, si consiglia un’immagine che attiri l’attenzione ma che sia soprattutto coerente con il contenuto; se fuori tema avremo molti clic ma anche un alto tasso di abbandono, un basso tasso di condivisione e lasceremo l’utente con un senso di frustrazione.

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Senders e influencers. Il nostro video può essere il più bello del mondo ma se non viene condiviso da persone che hanno influenza su migliaia (o addirittura milioni) di altre persone non avrà mai una diffusione virale.

La scelta del contenuto. Ovviamente anche il contenuto ha la sua grande importanza. Solitamente i video più condivisi hanno una più di queste caratteristiche: emoziona, diverte e sorprende. Video con bambini, cani e gatti sono praticamente una garanzia di successo.

Cattura l’attenzione. Se è vero che il thumbnail e il titolo devono convincere l’utente a cliccare su play, saranno poi i primissimi secondi di video a convincerlo a continuare la visualizzazione, è importante quindi attirare l’attenzione fin dai primi fotogrammi.

La durata. Difficilmente un video di una o più ore diventerà virale. Più è breve e più gli utenti saranno disposti ad “investire” il loro tempo nella visione del video.

Il timing. Scegliere le occasioni e le festività per pubblicare video a tema dà sicuramente maggior visibilità e una probabilità maggiore che il video venga condiviso.

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